Mezzelune del bosco

In autunno, quando la Capra era bambina, spesso alla sera si preparavano le caldarroste. Durante la cena venivano messe sul fuoco, dopo che nel pomeriggio erano state incise una ad una,  quando erano pronte si mettevano in un recipiente in mezzo al tavolo, avvolte da uno strofinaccio a scacchi, e ciascuno poteva prendersele e sbucciarsele. Di solito ci si ustionava la punta delle dita, perchè facevano troppa voglia per aspettare che si raffreddassero almeno un pochettino, così si cercava di farsi furbi, foderandosi le mani con tovaglioli o addirittura con la manica del pigiama, infatti dopo le caldarroste la Capra e la sua sorellina filavano dritte a letto a riposarsi prima di un nuovo giorno di scuola. Saranno questi ricordi, ma ogni volta che le caldarroste tornano sulla tavola si ricrea quell’atmosfera di intimità familiare, che si sia in 2 o in 10 a condividere il pasto.

Con l’arrivo del primo freddo, le castagne sono tornate a presenziare sui banchi dei mercati, e i più fortunati incontreranno chi le vende già arrostite per strada. Quando si parla di street food infatti non ci si riferisce a qualcosa di innovativo, ma a tradizioni vecchie come i nostri bisnonni, anzi, molto di più! Non sono molti i venditori di caldarroste rimasti nelle città, quindi quando ne vedete uno è d’obbligo fermarsi ad acquistarne un sacchettino, e sgranocchiarle mentre si passeggia per riscaldarsi le mani e la pancia!

Un altro street food è arrivato a Ferrara dalla vicina Bologna, ed è diffuso anche in alcune zone della Toscana, si tratta delle mistocchine, focaccine ovali a base di farina di castagne e acqua cotte su una piastra e pronte per mangiate appena preparate.

La ricetta è semplicissima, ve la posterò in una prossima puntata, ma ora vi lascio quella di queste mezzelune che la Capra ha preparato usando  la farina di castagne. La Capra le ha chiamate mezzelune del bosco proprio grazie alla castagna che ne costituisce la sfoglia, e al ripieno che contiene i funghi porcini secchi. Sono due profumi che ci rimandano ai boschi degli appennini, alle passeggiate di domenica, alla terra bagnata e all’odore del muschio, ai momenti di festa e alle antiche tradizioni. Questo primo piatto è completamente vegetale,e non vi farà rimpiangere affatto i cibi animali, inoltre è amico della Natura, un omaggio ai suoi regali spontanei che è nostro dovere riconoscere, apprezzare e gustare!

Ingredienti per 4 porzioni:

200g di farina di castagne

100g di farina integrale + farina per infarinare

30g di funghi porcini secchi

250g di tofu frullato col minipimer

3 spicchi di aglio

un cucchiaio di prezzemolo tritato

noce moscata

olio evo

rosmarino

sale

pepe

Procedimento: per prima cosa preparate il ripieno con un po’ di anticipo. Mettete i funghi in una terrina e copriteli con acqua fresca per mezzora, poi strizzateli e conservate l’acqua. In una padella spremete 2 spicchi d’aglio in un po’ di olio e fate soffriggere, prima che l’aglio annerisca aggiungete i funghi e salate leggermente. Dopo qualche minuto, quando i funghi saranno insaporiti aggiungete il tofu frullato, saltate qualche istante e versate l’acqua dei funghi (2 mestoli circa). fate cuocere finchè il composto risulta molto denso, aggiungete un pizzico di noce moscata e il prezzemolo, aggiustate di sale e pepe e lasciate raffreddare. Riponete in frigorifero. Preparate l’impasto per la sfoglia con le 2 farine, acqua tiepida e un cucchiaio di olio. Lavorate bene e lasciate riposare per mezz’ora al coperto. Stendete la pasta aiutandovi col mattarello o con la macchina apposita, creando delle strisce larghe.  Prendete l’impasto e con un cucchiaino disponetelo al centro della sfoglia, creando mucchietti equidistanti tra loro. Piegate la sfoglia  a metà avendo cura di sigillare facendo fuoriuscire l’aria. Con l’aiuto di un coppapasta o di un bicchiere ritagliate le mezzelune, sigillatele con l’aiuto di una forchetta  e disponetele su un vassoio infarinato. Quando avete finito di prepararle lessatele in acqua bollente salata, e quando vengono a galla raccoglietele con una ramina e  conditele con olio evo nel quale avrete soffritto uno spicchio di aglio con del rosmarino. Salate e pepate. Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo a Salutiamoci di ottobre, dedicato alle castagne!

Ne approfitto anche per ringraziare di cuore Supercaliveggie che mi ha nominata!

41 thoughts on “Mezzelune del bosco

  1. Cara Capretta, inventi ricette sempre più buone, complimenti!! 🙂
    Nella mia zona (in Toscana) la farina di castagne ha sostituito quella di grano per anni in passato, all’epoca dei miei nonni, e ci si fa di tutto. Mia nonna fa delle tagliatelle con i funghi molto simili ai tuoi ravioli, mentre le “focaccine” qui si chiamano “necci” ma il principio è più quello di una “piadina” di castagne spessa,e tradizionalmente si mangiano con la ricotta. Di “frugiate” (le caldarroste) qui purtroppo non se ne parla fino all’anno prossimo: prima il dannato parassita degli alberi, poi la siccità…di castagne non ce ne sono proprio, zero! 😦

  2. che bel primo autunnale!!! giusto il tempo di fare la pasta mi manca per il resto ho tutto…. e pensare che credevo utilizzassi l’acqua dei funghi per la pasta 😉

  3. Che bontà capretta!!
    Anche a me le castagne ricordano momenti di condivisione in famiglia! Peccato che ora l’altra metà della mia famiglia non le mangia.. vorrà dire che me le papperò tutte io! 😉
    Complimenti per queste mezzelune, sono bellissime1

  4. Meraviglioso questo piatto per profumi e per colori, anch’io avevo in mente di fare qualcosa del genere ma non della pasta ripiena ma ancora non mi sono messa all’opera ^^ intanto mi gusto i tuoi ravioli del bosco.
    Aspetto anche la ricetta di quelle semplici focaccine, sono curiosa ^^
    E che dire delle caldarroste e dei ricordi… Noi le adoriamo e ne conserviamo dei ricordi speciali, per strada è d’obbligo anche per noi sgranocchiarle ;D

  5. Che belle, e quanto devono essere buone! Anche le mistocchine mi affascinano molto, non le avevo mai sentite nominare, attendo la ricetta con ansia 🙂

  6. hai proprio ragione ad augurare buon appetito….devono essere davvero buone! La pasta ripiena è sempre così accogliente e la farina di castagne deve regalare un sapore particolare

  7. Sono giorni che ho voglia di fare dei ravioloni!!!!!!!! ed ora la tua favolosa ricetta…. non è giusto, non ho tempo 😦 devo accontentarmi di assaggiarli virtualmente!!!! Però se domani riesco al più tardi domenica mattina faccio le focaccine di castagne!!!! e sono curiosa di vedere la tua versione 🙂

  8. @Nata di Marzo: sapevo che le mistocchine avevano anche altri nomi, non sapevo si chiamassero necci! Grazie! Purtroppo in molte zone le castagne quest’anno non ci sono, spero sia sol una fase di transizione, e non una condizione definitiva 😦

  9. io non lo posso fare: Maritino non vuol saperne di pasta et similia, e soprattutto di cose che sanno di castagna…….mi limito a sbavunchiare davanti al tuo schermo. oltretutto questo è un piatto decisamente equilibrato e gustoso, doppio peccato 😦

  10. Splendide mezzelune, immagino il sapore “di bosco”…. mmmmhh
    Ho provato oggi per la prima volta a fare i ravioli (classici, con la zucca); la prossima provo i tuoi, con la farina di castagne!

  11. Oggi a pranzo ho fatto i tuoi tortelloni, sono venuti benissimo ed erano veramente buonissimi!!!! Sei sempre bravissima

  12. Pingback: Il 2012 in 12 ricette! | La Cucina della Capra

  13. bellissima ricetta, come tante altre, dalle quali io prendo spunto. Complimenti davvero. Ma la mia domanda qui,è, come si fa ad impastare 3 etti di farina con un cucchiaio di olio? Non ci metti neanche un po’ di acqua? Grazie per la tua risposta. Anne da Bologna

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