Per la prima volta la Capra partecipa a un contest, le “competizioni” non le piacciono, la stressano e diventa insopportabile, e dovendo scegliere tra una gara e delle persone che gradiscano ancora la sua compagnia, sceglie le seconde, ma dopo aver visto questa rivista e aver realizzato di avere casualmente delle melagrande in casa (gentilmente offerte da Mamma Capra) si è lanciata! Quale migliore occasione di fare un po’ di pubblicità alla cucina 100% vegetale?!
La ricetta non è di quelle che si fanno in 2 minuti come piace a noi, ma non è nemmeno troppo complicata, e se avete a cena qualcuno pronto a dirvi che senza il maiale non è mangiare, o (versione raffinata) che senza il paté di fegatini di qualche povero uccello non siete chic, potete provare a giocare questa carta.
Ingredienti x 2 porzioni:
50g di farina di ceci
30g di farina di mais
1 melagrana
acqua
125g di tofu
latte di soia
spinaci appena raccolti nell’orto (un amzzetto)
sale
Preparazione:
mescolate le farine con una presa di sale, aggiungete un po’ d’acqua e fate un impasto sodo. Stendetelo fino a raggiungere uno spessore di pochi mm e con un bicchiere ritagliate dei dischi. Scaldate una padella antiaderente e cuocete i dischi su entrambi i lato. A parte, lessate per pochi minuti gli spinaci in acqua salata, sciacquateli con acqua fredda e strizzateli per bene. Col minipimer frullate il tofu assieme agli spinaci, a una presa di sale e aggiustate con latte di soia (un paio di cucchiai) per far diventare il composto cremoso. Riempite la siringa per decorare col composto e distribuitelo alternandolo ai dischi. Completate coi chicchi di melagrana.
grazie x questa deliziosa ricetta! 🙂
che bontà questa ricetta da provare sicuramente! I contest hanno contagiato tutti! Io faccio il tifo per tutte le ricette vegan!
io partecipo quando mi ispirano…..ne ho anche vinto uno, a riprova che non è detto che una ricetta vegan non possa essere più stuzzicante di una “mangiatutto”.
sì, serve anche a proporre qualcosa di diverso, partecipo anche a un forum di cucina mangiatutto, senza ghettizzarmi riesco ad interagire con altre realtà ed a portare un po’ di curiosità nei confronti di un’alimentazione più sana e meno crudele.
piano piano, ma tutto serve…
la tua ricetta è bellissima, anche la foto, merita davvero e faccio lo stratifo per te 🙂
Barbara
bellissima e coloratissima idea! ed in bocca al lupo per il contest! noi incrociamo i ciuffetti del ravanello!
chissà che succede!! grazie Ravanello!!
Barbara sono d’accordissimo con quanto scrivi soprattutto sul fatto di non ghettizzarsi, è un atteggiamento molto diffuso che trovo controproducente. Molte persone finiscono per sentirsi giudicate (male) e reagiscono costruendo un muro di pregiudizio. Però riconoscono quando hanno qualcosa di buono in bocca! 🙂