Cotolette di tofu alle erbe e cavolaglia strascicata alla Franny

La Capra è molto contenta dell’arrivo della Primavera, e anche dopo il turno di notte è carica di energie per i lavori in giardino, c’è da trapiantare, da tagliare, da ripulire, da seminare, e il tempo vola velocissimo come non succede mai, sotto al sole con gli uccellini che cantano e il Gatto che le fa agguati alle spalle conficcandole gli artigli da tigre negli stinchi.

Ma parliamo prima delle ricette del pranzo di oggi: le cotolette alle erbe sono un ottimo modo per insaporire il tofu e offrirlo anche ai più restii, e non sono affatto complicate da fare. Inoltre trattandosi di piccole fette le potete servire anche come stuzzichino.

Ingredienti:

2 panetti di tofu (uno anche per il Caprone!)

una tazza di pangrattato

1 spicchio di aglio

un mazzetto di erbe fresche ( In questo caso timo, maggiorana e menta)

2 cucchiai di farina di riso

olio evo

sale

Procedimento: con la farina di riso e un po’ d’acqua fate una pastella dalla media consistenza. A parte frullate le erbe con l’aglio e il pangrattato, in modo da miscelare bene. Tagliate il tofu a fette sottili, passatelo prima nella pastella poi nel pane aromatizzato, e friggete in olio bollente su entrambi i lati finchè diventa croccante. Asciugate con carta assorbente, salate e se vi piace aggiungete una spruzzata di limone.

La cavolaglia strascicata è una ricetta inventata dall’amica della Capra Franny, musicista provetta ed ecologista vegana in prima linea, con cui la Capra ha recentemente iniziato a collaborare per i piani pazzi. E’ davvero una ricetta molto gustosa, ideale per variare dopo un inverno di cavoli a volontà che ormai, diciamolo, escono dalle orecchie della Capra, che ha iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo delle solanacee, non gliene vogliano i macrobiotici.

Ingredienti:

qualsiasi tipo di cavolo vi ritroviate nel frigorifero

aceto di vino rosso

sale

olio evo

tanto aglio

Procedimento: affettate finissimamente il cavolo, in questo caso vedete un bel cappuccio, e lasciatelo a marinare per un paio di ore con aceto olio e sale. Passato il tempo necessario pelate gli spicchi d’aglio che la vostra vita sociale vi concede di mangiare e affettatteli, poi soffriggeteli in olio e, se siete riusciti a non divorare il cavolo marinato crudo, versatelo nella padella con tutto il suo “brodo”. Cuocete con un coperchio finchè volete, se vi piace croccantino lasciatelo per pochi minuti.

 

 

Ritorniamo alla Primavera, da poco c’è stato l’equinozio, e la Capra l’ha festeggiato con l’amica G.M. andando a visitare un fornitissimo vivaio vicino a Udine, dove ha fatto shopping selvaggio, ma non come avrebbe voluto! La Capra necessita di ampi spazi, non c’è che dire :). Qui sotto una foto di quasi tutto il bottino: malvoni, echinacee dai colori insoliti, dicentra alba, allium tuberosum, achillea, papaveri orientali e un carciofo da far fiorire, nella speranza di riuscirci! Questa mattina la Capra, tornata dal turno di notte, si è armata di paletta e ha iniziato a travasare tutto, e a seminare vari nasturzi, erbette e altri fiori. Tra qualche settimana ci sarà l’esplosione psichedelica del giardino, ma serve molto lavoro in preparazione!

 

 

Intanto le fioriture avanzano, come potete vedere dalle foto. Questo è un narciso Ice King, fa parte del carico di bulbose che capra e Caprone si sono tirati dietro da una vacanza on the road dall’Olanda. La Capra, dotata di un pizzico di autoironia, una volta trovò il termine adatto per definirsi: BULBIMICA! E tra qualche settimana capirete perchè.

   

Un altro narciso:

Ed ecco il primo tulipano della stagione: il tulipano Quebec. Ha rotto il ghiaccio e tra poco sarà in ottima compagnia.

 

Anche la Chinodoxa pink giant è fiorita in un vaso, in compagnia di un minuscolo giuggiolo che la Capra ha salvato dalla follia distruttiva di un ex vicino di casa del Caprone.

 

E infine un’altra novità, queste violette dalle foglie scure. Sono incantevoli, ancor di più perchè sono un regalo di Papà Caprone, che la Capra ama incondizionatamente e che stima come poche altre persone al mondo (e la Capra non lo scrive solo perchè sa che lui leggerà !)