Care lettrici e cari lettori, bentrovati, come state?
Io sempre indaffarata tra pannolini, giochi e coccole, praticamente non ho tempo di fare altro, vivendo in mezzo al nulla ed essendo priva di aiuti quando il babbo del ciroletto è al lavoro. Insomma, non mi annoio, e anche se sono un po’ in carenza di sonno, sono infinitamente grata alla vita che mi ha concesso l’opportunità di questa esperienza. Cerco di godermi ogni istante con questa splendida creatura, che elargisce sorrisi a ogni minuto, e che non ha ancora nessuna delle caratteristiche poco piacevoli che noi umani possiamo sviluppare. Cerco anche di stare al passo, di imparare a migliorarmi, e mi rendo conto che sono diventata davvero insofferente verso tante cose che prima mi lasciavano indifferente, come i pettegolezzi, le critiche, i pensieri negativi, l’egoismo, il dare valore solo alle cose materiali, l’accumulo compulsivo di oggetti inutili per riempire i vuoti dell’anima. Insomma, sono sempre più a un passo dal diventare un’eremita! Se questo a voi può importare poco, magari vi interesserà sapere cosa succede nella mia cucina. Alle prese con lo svezzamento, la maggior parte degli sforzi culinari sono volti a preparazioni a prova di neonato, quindi puree, frullati, pasta e crocchette, tutto poco condito e manipolabile. Se per alcuni può sembrare una privazione, per me a dire il vero non lo è affatto. In questo periodo così essenziale, anche il mio palato si è spontaneamente adeguato. Non ho più voglia di preparazioni elaborate, ma di cose semplici, naturali, lavorate il meno possibili. Molto spesso alla pasta o ai lievitati preferisco i cereali in chicco, cotti per assorbimento in pentola a pressione. I legumi sono la nostra fonte principale di proteine, e le verdure ci piacciono così, crude con una vinaigrette o cotte al vapore, al forno o in padella, sempre con poco condimento. Questa cucina così frugale mi permette di assaggiare il reale sapore delle verdure. Mi rifaccio molto alla cucina macrobiotica per la composizione dei piatti, quindi molti cereali e verdure cotte, verdure crude e un po’ di legumi. ultimamente i miei preferiti sono gli edamame, li conoscete? Se volete approcciarvi alla cucina macrobiotica, vi consiglio i libri di Michio Kushi e, Aveline Kushi . Qui invece trovate tante idee che ho raccolto sul web.
Nel poco tempo libero, mi dedico molto all’autoproduzione e al giardinaggio. Recentemente ci hanno potato i grandi alberi del giardino: 3 querce secolari e un filare di vecchissimi noci. Il risultato è una quantità inimmaginabili di grossi rami da ripulire dalle ramaglie, tagliare e accatastare per scaldarci l’inverno prossimo con le nostre 2 stufe a legna e il caminetto. Un lavoro che sembra lontano dal finire! Inoltre la Primavera è alle porte, ed è già ora di iniziare a lavorare nell’orto. Bisogna togliere le infestanti, ripulire e lavorare solo superficialmente il terreno, pacciamare, controllare l’impianto a goccia e tra un mese e mezzo circa, se la stagione lo consente, mettere giù le piantine di verdure primaverili ed estive che vanno seminate in luogo riparato. Con tutte le gelate di quest’anno sono sopravvissuti solo i cavoli toscani,i cavoli ricci, qualche insalata gentile rossa e qualche radicchio, quindi siamo un po’ lontani dall’autosufficienza. Nei prossimi anni studieremo anche il luogo adatto per un piccolo tunnel che ci assicuri anche verdure invernali.
Per quanto riguarda le autoproduzioni casalinghe, mi sono recentemente cimentata in questo fantastico burro per il corpo che potete imparare a fare sul nuovo blog di Valentina. Io ora lo uso tutti i giorni e lo adoro. Ho anche iniziato ad usare un detersivo naturale autoprodotto per pulire praticamente tutta la casa. Ho usato una ricetta simile a quella che trovate sul profilo Instagram di Hannah:
mezza bottiglia di aceto
mezza tazza di Vodka
la scorza di un’arancia
10 gocce di olio essenziale di timo, 10 di lavanda, 10 di eucalipto e 10 di tea tree
Lasciate in infusione per una settimana, eliminate la scorza e versate in uno spruzzino.
Ma la vera passione,ultimamente, è la fermentazione di cibi e bevande. Ho fatto queste carote fermentatein quantità, e ne mangiamo un po’ quasi tutti i giorni. Inutile ricordare che i cibi fermentati sono dei toccasana per il nostro intestino, da cui dipende la nostra salute generale, quindi perché non provare a farle? E voi cosa state cucinando in questo periodo?
Ingredienti:
1 kg di carote
un pezzo di zenzero fresco
3 spicchi di aglio
un pezzo di curcuma fresca
un mazzetto di prezzemolo
30g di sale marino integrale
Procedimento: grattugiate le carote, lo zenzero e la curcuma, spremete l’aglio, tritate il prezzemolo. Mescolate tutto in una grande terrina e aggiungete il sale. Sfregate bene con le mani e quando le carote hanno rilasciato un po’ di succo versate tutto in un contenitore di vetro o ceramica col coperchio. va benissimo anche un vaso da conserva, o più vasi se non ne avete uno grande. Pressate bene le carote in modo da eliminare più aria possibile, coprite col loro liquido e sovrapponete un peso ( io uso un sacchetto di plastica da freezer pieno di sassi o di vecchi legumi, in modo che si adattino alla forma del vaso). L’importante è che le verdure siano sempre sommerse dal liquido. Coprite senza chiudere ermeticamente e lasciate fermentare per 2 settimane o più. Conservate in frigorifero per qualche mese. Se dovesse formarsi della muffa in superficie, sappiate che è normale, basta eliminarla. Buon appetito!
💙
Io sogno di fermentare come una pazza, ma fallisco persino i crauti…prima o poi prenderò coraggio e tenterò di nuovo, magari proprio con queste carote ^_^
Per l’autoproduzione di detergenti efficaci ed ecologici ti consiglio il sito di mammachimica: http://www.mammachimica.it
scoprirai una marea di cosine illuminanti (ad esempio che l’aceto non è così ecologico come pensiamo).
Io invece mi documenterò sulla fermentazione casalinga perché è davvero interessante, grazie per la ricetta!
Buona giornata,
Maddalena
Ecco, la fermentazione. Mi incuriosisce, ma mi intimorisce anche un po’. Vedo gente che fermenta di tutto perché “fermentato = buono”, ma non sono certa che faccia sempre tutto bene. In un ecovillaggio in cui sono stata avevano dei cavolfiori fermentati il cui odore era orribile, tenuti al caldo nel mese di agosto, non mi sono azzardata ad assaggiarli… Quali le regole base per una fermentazione sicura?
Io mi faccio il kefir d’acqua ❤
una curiosità……ma come lo mangiate? sul pane…..col cucchiaino da solo ecc…..si può mettere nelle minestre? grazie dei preziosi consigli ciao
vale no dai! é facilissimo fare i crauti!!
Grazie per il suggerimento Maddalena, è un territorio su cui ho molti da approfondire
Mari, più che un pranzo sembra un tentato omicidio!! Se vuoi imparare a fermentare in modo sicuro ti consiglio caldamente il sito wild fermentation, lì trovi tutto, e l’autore ha anche pubblicato diversi testi, purtroppo non sono ancora stati tradotti in italia, ma se mastichi l’inglese sono perfetti!
Yliharma anche io, ottimo!!
Franca le puoi usare come i crauti: come contorno, in insalata, in un panino,….
Grazie! Ahahaha, già!
Appunto ahahaha
Allora non sono l’unica pazza a cui piace! Per alcuni ha un sapore troppo forte, ma a me piace proprio come bevanda dopo cena, fresco di frigo e frizzantino 🙂
grazie tantissimo farò come suggerisci…ho sempre carote fresche e mi piace lo zenzero
ciao
Buone le carote fermentate! Un paio di anni fa le facevo regolarmente, poi ho smesso… ora mi hai fatto tornare la voglia di mettere l’ennesimo vaso di fermenti in dispensa a far compagnia a kefir vari e kombucha…
Anche noi quest’anno abbiamo potato un po’ di alberi (o meglio l’ha fatto Marco con mio suocero). Abbiamo già separato il legname per dimensione, quello adatto per il camino, quello da usare come pali per l’orto e altri da mettere nel compost… ora bisogna tagliare i grandi in pezzi da sistemare nei bancali per l’anno prossimo. Noi abbiamo ripreso in questi giorni le semine in semenzaio (di pomodori, zucche e zucchine) e in terra (di piselli, rape e spinaci). Abbiamo anche svuotato la compostiera grande… ma ci rimane da sistemare tutto il resto dell’orto in questo mese e mezzo!
Ciao, riguardo alle carote fermentate, non ho capito se si devono lasciare fermentare fuori o dentro il frigo, almeno in questa torrida stagione, e poi dopo quanto si possono mangiare? Già dopo 2 settimane? E si deve sempre tenere il sacchetto con i pesi dentro il barattolo anche in frigo? Rossella
Cara Carla,
complimenti per il blog, per il libro e per il tuo lavoro. Ho comprato il tuo libro che ero ancora incinta ed ho potuto sfogliarlo per la prima volta solo oggi…..che i miei gemelli hanno sei mesi! Insomma ci è voluto un po’ ma c’e’ lho fatta! Grazie della ricetta e forza per tutte noi neo mamme che ci ritagliamo qualche intermezzo di piacere e cucina tra pannolini, pappine e nanne!
Un abbraccio
Benedetta
Ricetta particolare davvero, e molto invitante 🙂
Davvero una bella ricetta, semplice e con ingredienti di tutto rispetto. La voglio provare presto, non appena trovo un po’ di tempo.
Un saluto e grazie per l’idea