La Capra ha preso dai bambini al lavoro l’ennesimo virus segagambe della stagione, quindi da qualche giorno è a casa. Ha passato le classiche fasi della malattia: paralitica a letto, paralitica sul divano, semimobile sul divano, quasi autosufficiente ed ora è nella fase molto attuale “pasqua & resurrezione”, anche se a tratti camminare su e giù per casa le genera fiatone e fitte da sproloquio. Tuttavia, visto che domani si torna al lavoro, la nostra Capretta ha deciso di sperimentare la non disabilità preparando questa torta per il Caprone, il quale (e non diciamo perchè, basti sapere che è moooolto paziente) se l’è decisamente meritata. Anche se, a dire il vero, più del Caprone pare averla apprezzata il padre della Capra, di passaggio con mamma Capra per un raptus definitivo di pulizie da intolleranza al casino infernale, durante il quale se ne è fatto fuori 2 fette e mezzo. In definitiva, sono quasi le ore 17, e della torta rimane solo un quarto.
Visto che questa torta è destinata ad essere dedicata, ci aggiungiamo che idealmente è la torta di compleanno dell’amica G.M., che oggi fa la sua prima metà di secolo, la prima di una lunga serie! Auguri!
E mettiamoci anche una bella dedica a tutte le bloggers che in questi mesi si sono affezionate alla Cucina della Capra, che la seguono e ridono dei suoi deliri, a quelle che non conosce se non dai commenti, o che le sono vicine nella vita non virtuale. Una fetta di torta va anche a ciascuna di voi!
Ma ora la ricetta, presa partendo da un ricettario, con le dovute modifiche capresche!
Ingredienti:
150g di farina di mais
200g di farina integrale di frumento
150g di zucchero di canna + 4 cucchiaiate
310 g latte di soia
40g amido di mais
100g di margarina non idrogenata
4 mele piccole o 3 grandi
succo di limone
cannella
1 bustina di lievito per dolci
Procedimento: sbucciate le mele, tagliatene metà a cubetti e mettete da parte con succo di limone e un paio di cucchiaiate di zucchero. Tagliate il resto delle mele a fettine. In una terrina mescolate la margarina con i 150g di zucchero finchè diventa spumosa, poi aggiungete il latte, un cucchiaio di cannella, il mix di farine (quelle della Capra sono un regalo autoprodotto di Neofrieda) e il lievito. Prendete una teglia rotonda di media dimensione, ungetela e infarinatela, versatevi metà dell’impasto, cospargete con le mele a cubetti, versate il resto dell’impasto e decorate con le fettine di mela. Cospargete con zucchero di canna e qualche fiocchetto di margarina e infornate a 170° per 45 minuti. Una volta sfornata potete lucidarla con una soluzione di acqua e zucchero che spennellerete sulla superficie.
Ed ecco come procede la bulbimia in giardino 🙂
un abbraccio alla mia capretta
G.M.
♥♥♥
Mangerei solo torte di mele ! Provero’ anche questa.Ma che belli e poetici i tuoi fiori…Chocolat.
Gnamme! Io sono nella fase “quasi autosufficiente”, attendo con ansia la resurrezione per provare la tua torta! 🙂
Sembra la torta di Nonna Papera, che bella! Intanto mi mangio la tua fetta, poi la faccio 😉
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